“Arianna, l’isola
dell’abbandono” di Alessandro Scippa sarà proiettato il 28
giugno nel suggestivo porticciolo
della Corricella a Procida alle ore 22:00, ingresso gratuito.
Il film, prodotto da Gianluca Arcopinto, con la collaborazione L'unico cinema Biobarbazar, è stato girato a Procida in due settimane con una Canon 5d mark II, tra gli
ultimi giorni del 2011 e i primi del 2012.E’ distribuito da Gianluca Arcopinto con il marchio Pablo.
“Arianna, l’isola dell’abbandono” è una
parafrasi sensibile della nostra attualità e pensare che le sue radici sono più
epiche che reali.
E’
un film per il quale dobbiamo ringraziare Alessandro Scippa, che sembra averlo
più respirato che immaginato, perché la sequenza delle sue narrazioni appare
come il flusso della sua espirazione. Nell’insieme c’è la donna, l’abbandono,
l’accettazione e la gabbia, quelle invisibili dalle quali è quasi impossibile
liberarsi.
Arianna è quindi una donna che digerisce un
allontanamento che in realtà c’è già stato, al punto che il suo uomo sembra già
appartenere ad un flashback, a qualcosa che si è esaurito e di cui è già
palpabile l’assenza; nasce da un'immagine: l'isola come terra di approdo e di
fuga da parte degli uomini. L'isola come metafora della donna; e la donna che,
secondo il mito, viene abbandonata su un’isola è Arianna.
Gli interpreti, tra i quali citiamo Giovanna Giuliani, che ha lavorato in
teatro con registi come Alfonso Santagata, Andrea De Rosa, Mario Martone e Jean
Marie Straub e al cinema, tra gli altri, con Fabrizio Ferraro, Mariano
Lamberti, Mimmo Calopresti e Gianluca
Iodice, che con il suo “La signorina Holibet” gli è valso il premio a miglior Attrice nel 2001, e Nanni Mayer, un “Apicoltore filosofo”, hanno saputo agire
splendidamente, destreggiandosi tra costruito ed improvvisazione, unendosi ad
uno spirito di spontaneità artistica diviso tanto con la regia che con l’intero
cast tecnico.
“Arianna, l’isola dell’abbandono” è infatti
il risultato di una narrazione corale e sentita, nella quale l’ossatura della
storia appare composta da aria, versi, suoni, colori e “non immagini”; dice
benissimo Alessandro Scippa:
“Arianna…
è un film nato (…)senza una vera e propria sceneggiatura a monte, una sfida, o
una liberazione, per uno che vive facendo lo sceneggiatore”.
Parlano di un’esperienza
centrata sulle emozioni anche l’autore delle Musiche, Adriano Casale “Bk
Bostik”, il direttore della fotografia, Alessandro Abate e il fonico di presa
diretta Daniele Maraniello, tutti animati da una passione artistica pura e la
necessità di comunicare.
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